In questo periodo della vita diventano fondamentali gli amici, che non sono più dei compagni di giochi ma dei confidenti e delle persone con cui confrontarsi.
La figura dell’amico del cuore acquisisce grande importanza, ci si sente più sicuri quando si è con lui, lo si vede spesso come una figura da imitare, da cui trarre spunto per formarsi una propria identità.
L’adolescente, maggiormente libero di muoversi in modo autonomo, ha la possibilità di incontrare nuove persone e scegliere i propri amici, che non sono più soltanto i compagni di scuola o i vicini di casa, ma ragazzi incontrati nei modi più svariati.
Si sente l’esigenza di fare parte di un gruppo di coetanei, con cui trascorrere il tempo libero, condividere interessi, confrontarsi. Nascono in questo modo i gruppi informali che si differenziano da quelli formali (quali la classe o la squadra sportiva) per non essere gestiti da adulti e non avere particolari finalità. Aumenta il tempo trascorso fuori casa, con gli amici con cui si intrattiene una relazione intensa e continuativa, fondata sulla condivisione di esperienze e valori e da cui ci si sente sostenuti emotivamente. Fare parte di un gruppo rafforza la propria autostima, ci si sente più forti perché non soli, il gruppo conferisce un’identità e senso di appartenenza ai suoi membri. Accanto ai vantaggi dell’appartenere ad un gruppo, si possono intravedere degli aspetti negativi: protetti dal gruppo ci si sente forti e si possono commettere azioni sconsiderate, dettate da sensazioni di onnipotenza, o si possono assumere comportamenti contrari ai propri principi per la paura di contraddire il gruppo e rimanere soli. Ovviamente queste ultime considerazioni si riferiscono più a eccezioni che non alla regola.
Non sempre però è facile conoscere degli amici e sentirsi sereni e coinvolti all’interno di un gruppo. In questi casi quando l’adolescente manifesta disagio e difficoltà nelle relazioni con i coetanei, il colloquio con uno psicologo, psicoterapeuta ha come obiettivo quello di aiutarlo a comprendere i propri stati emozionali e le proprie risorse comportamentali all’interno delle relazioni, migliorare l’integrazione sociale con i pari, attraverso l’acquisizione di abilità sociali che gli permettano di sentirsi parte di un gruppo e non escluso.